Dal reale all’immaginario. Raccontare il reale creativamente
Dal reportage narrativo, al realismo magico, alle tecniche autobiografiche, alla scrittura di storie di vita
Laboratorio di scrittura condotto da Natalia Bavar
“…e allora smetto di spiegare e inizio a raccontare. Gli racconto le storie di orrore e di delizie che voglio scrivere, voci raccolte per strada e sogni a occhi aperti, realtà frenetiche e deliri realizzati, parole erranti che ho trovato o che mi hanno trovato.”
Cit. Eduardo Galeano – Palabras Errantes
Il cuore del seminario Dal reale all’immaginario è il mondo.
Raccontare una storia significa dare voce alla nostra visione del mondo, una rappresentazione della realtà che esprime il nostro punto di vista, storie sulle cose che non tutti vedono, trasformare sensazioni in racconti, avvicinare mondi lontani per renderli conoscibili e vicini.
Narrare è un processo di elaborazione e di scoperta per noi stessi e una finestra per aprire visioni sorprendenti per gli altri, ha la potenza di rendere visibile l’invisibile, creare spunti di riflessione poetici, emozionali, provocatori.
“Le storie non si limitano a staccarsi dal narratore, lo formano anche: narrare è resistere” J.Guimaraes Rosa
Come descriviamo il mondo che ci circonda – piccole o grandi storie, aneddoti, eventi storici, attimi di vita reale – in forma narrativa costruendo un racconto?
Come trasformiamo un evento in una storia che ha qualcosa di unico e speciale che stimoli curiosità e interesse per chi legge?
E’ necessario scegliere un soggetto che prima di tutto appassioni noi stessi e poi con una lente di ingrandimento andare ad osservarlo da vicino fino a rendere interessanti anche le rughe sul volto di un anziano.
“Mentre i tuoi occhi verdi si sarebbero accesi tra rughe di divertimento – Ti ho già detto che avevi occhi stupendi, verde su nero, lo sguardo più espressivo di questo pianeta multicolore? – Allora, il sorgere della verità avrebbe disegnato un paesaggio del tutto nuovo sul tuo muso Loussa” Cit. Daniel Pennac – Il paradiso degli orchi
IspirazioneL’ispirazione non arriva a chiamata, bisogna muoversi, osservare, stare all’erta e acchiappare l’impulso al momento giusto. Il mondo è il più grande contenitore di storie: dobbiamo imparare ad affacciarci e prendere da lì. Esercizi allo sguardo, all’osservazione e agli stimoli.
- Ascolto/Osservazione
Per imparare a raccontare un evento è necessario allenare la capacità di ascolto profondo, entrare in empatia con il soggetto o il contenuto di cui si vuol carpire l’essenza. Esploreremo le possibili scelte per trovare la propria storia da raccontare, analizzandola fino a trovare in essa qualcosa di speciale, che sia triste, avventurosa, di cronaca o ironica, osservandola fino a vederne tutte le sfaccettature che la rendano qualcosa di unico.
Faremo esercizi con la musica per ampliare la percezione dell’immaginario, giochi di conoscenza, interviste e autonarrazioni. Ci soffermeremo su alcune pratiche e prove di di scrittura autobiografica, reportage narrativi e di storie di vita per approfondire metodi di relazione, narrazione di sè e dell’altro. - Analisi comparativa
Esploreremo svariati stili narrativi con cui grandi autori hanno raccontato il reale, dal realismo magico al reportage narrativo, dalle storie di vita alle filastrocche ai racconti brevi. (E. Galeano, Sepulveda, Rodari, Garcia Lorca, Wu Ming, Cacucci, Pakarov…). - Racconto
Scrittura dei propri racconti, secondo lo stile personale che ognuno ha scelto.
Scelta di cosa e come riportare la storia (registro narrativo, stile, ritmo, durata).
Alleneremo la mente a guardare oltre il visibile e ad assaporare le infinite possibilità che spaziano dal verosimile all’impossibile, in un gioco con la parola e il gesto, per liberare i corpi e le menti.
Faremo esercizi con la musica e lettura ad alta voce per ampliare la percezione dell’immaginario e creeremo filastrocche e racconti ritmici, seguendo la tradizione orientale “la cui cultura narrativa ha sempre dato particolare importanza all’esposizione orale, per cui il narratore sapeva far uso dell’effetto suggestivo della ripetizione dei suoni, ogni volta che voleva assicurarsi l’attenzione dell’ascoltatore” (Cit- Hesse, Favola d’amore).
Esploreremo il mondo con altri occhi, dove un oggetto o un luogo quotidiano diventeranno teatri di nuove visioni e di trasformazione, scoprendo davanti a noi qualcosa di straordinario ed inaspettato.
“A chi crede nella necessità che l’immaginazione abbia posto nell’educazione; a chi ha fiducia nella creatività infantile; a chi sa quale valore di liberazione possa avere la parola. Non perchè tutti siano artisti, ma perchè nessuno sia più schiavo” Cit. Rodari - Restituzione
Messa in scena e lettura teatrale dei testi scritti
Cit. Wu Ming – New Italian Epic 2009
“La letteratura non deve, non deve mai, non deve mai credersi in pace”
“… opere diverse, ma costruite su un comune sentire, una rinnovata fiducia nella parola e nel raccontare… una ricerca di storie complesse, sguardi obliqui sulla realtà e visione di mondi alternativi”