Il laboratorio vocale ha come finalità quella di esplorare, di stimolare le possibilità vocali principalmente attraverso l’improvvisazione intesa come linguaggio non-accademico necessario per attivare un processo di emersione della propria originalità vocale e come momento di sviluppo dell’ascolto di sé stessi e dell’altro. Si prende spunto dal lavoro che Titta Nesti ha sviluppato con Edwin Gordon e l’Aigam (in merito all’Audiation) con Butch Morris (per la Conduction / Il gesto del suono) e con Albert Hera (sulle Circle Songs). Il raccontarsi cantando. La voce diventerà uno strumento creativo e di esplorazione dei diversi timbri, dei registri vocali e dei sentimenti. Si lavorerà sulla costruzione di circle songs, ovvero di brevi melodie, polifonie, poliritmie che si ripetono creando una successione familiare, evocativa ed aperta a variazioni e improvvisazioni. Saremo una “tribu’” che canta la gioia del ritrovarsi nell’ascolto e nell’apertura a inaspettati cambiamenti. Si apprenderanno alcuni segni per il canto in conducting per tradurre in suono e in varie modalità (timbriche, emotive, di risonanza, per stacchi ritmici di insieme) alcuni gesti che verranno imparati ed arricchiti con nuove idee e spunti dai partecipanti.